PSR Abruzzo 2007-2013 - Programma di Sviluppo Rurale

Data di pubblicazione sul sito:  07-02-2014

Qualità certificata, un ruolo da "player" per le aziende abruzzesi L'ultimo è stato il "Miele Varesino". Stiamo parlando del più recente fra i prodotti italiani di qualità certificata registrati in ambito comunitario, che ha fatto salire a 262 le Dop e Igp italiane, mantenendo saldo il primato che l'Italia detiene in Europa per le eccellenze agroalimentari. Un panorama, quello dei prodotti di qualità, che vede l'Abruzzo in prima fila con i suoi marchi di eccellenza: solo per citarne alcuni lo Zafferano dell'Aquila Dop, il Montepulciano d'Abruzzo, l'Extravergine d'oliva aprutino pescarese Dop, o il vitellone bianco dell'Appennino centrale Igp. Ma quanto "pesano" le aziende con coltivazioni o allevamenti certificati con marchi di qualità (Dop, Igp) sul totale delle aziende agricole? Il calcolo lo ha fatto l'Istat, con la pubblicazione del recente "Atlante dell'agricoltura italiana", e anche da questo studio si può apprezzare lì'importante ruolo svolto nel tessuto socio-economico della regione da queste aziende, che hanno fatto della qualità certificata il loro cavallo di battaglia. In Abruzzo le realtà di questo tipo, fra quelle con coltivazioni, sono 8.353, cioè il 12,5% del totale. Una quota più elevata rispetto a quella nazionale (dove abbiamo 152.012 aziende pari al 9,4% del totale) e un dato, in termini assoluti, di tutto rispetto se raffrontato a quello di altre regioni (Marche 3.259, Umbria 2.873, Lazio 5.106, Lombardia 6.044, Sicilia 5.843). Per quanto riguarda gli allevamenti, le aziende sono 335, cioè il 4,3% del totale (in Italia 31.254 aziende, il 14,4% del totale). Numeri, questi dell'Istat, che possono essere utili sia per una fotografia attuale sia come "background" per chi, nel futuro, vorrà investire con la propria azienda agricola sulla qualità certificata.