Coronavirus: Abruzzo, dati aggiornati al 15 giugno. Casi positivi a 3279

(REGFLASH) Pescara, 15 giu. - In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 3279 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dall’Università di Chieti e dal laboratorio dell’ospedale dell’Aquila.

Rispetto a ieri non si registra alcun nuovo caso, su un totale di 835 tamponi analizzati.

71 pazienti (invariato rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 3 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 412 (-24 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 456 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 2337 dimessi/guariti (+25 rispetto a ieri, di cui 120 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2217 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 486, con una diminuzione di 25 unità rispetto a ieri.

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 91700 test, di cui 86092 sono risultati negativi.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.

Del totale dei casi positivi, 247 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 828 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1539 alla Asl di Pescara e 665 alla Asl di Teramo.

Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti.

Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità. (REGFLASH) FRAFLA 200615