Giovanni Lolli

Movimenti civici; Lolli: i partiti non rappresentano da soli la società; dialogare con loro

(Regflash) L'Aquila, 11 lug - "Non condivido assolutamente l'idea secondo la quale l'assessore Andrea Gerosolimo starebbe distruggendo la politica regionale, ma condivido con convinzione l'operazione condotta dal segretario provinciale aquilano del Partito Democratico, Mario Mazzetti, che ha consentito al Centro Sinistra di restare unito". Così il vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, interviene nel dibattito mediatico in corso relativo alla funzione dei movimenti civici nell'ambito della coalizione di centro sinistra.

Quanto al ruolo politico svolto dall'assessore Gerosolimo, il cui movimento civico risulta sotto accusa da parte di Marzetti, Lolli nota che "i partiti non rappresentano più da soli l'intera realtà sociale, la quale tende ad identificarsi anche attraverso altri canali, quali, ad esempio, i movimenti civici"; "un sistema di relazioni tra la politica dei partiti e quella dei movimenti civici, che piaccia o no, è sacrosanto averlo e noi lo abbiamo fatto quando abbiamo costruito l'operazione su Americo Di Benedetto all'Aquila". Secondo Lolli, partiti politici e movimenti civici fanno parte, oggi, di una "dialettica politica proficua che deve mantenere la schiena dritta"; "la politica deve essere consapevole della necessità di salvaguardare la propria identità e la propria funzione nella storia, ma al tempo stesso deve essere anche disposta ad ascoltare le opinioni diverse di persone con le quali è giusto collaborare, come stiamo facendo noi a livello di giunta regionale".

Lolli: "noi siamo espressione di partiti politici, Gerosolimo è espressione di movimenti civici: sono due modalità con le quali la società moderna si rappresenta ed è giusto e saggio avere un sistema di relazione tra questi due mondi diversi, ma complementari". "Non mi sento di attribuire colpe a Gerosolimo che siede insieme con me in Giunta regionale" conclude il vice presidente della Regione, "semmai abbiamo noi le nostre responsabilità quando non operiamo con la necessaria tempestività, ma in questo caso lo abbiamo fatto recuperando una situazione difficile: il dialogo deve continuare anche se da posizioni diverse". (Regflash) GIZZI/170711