Restart; Liris e Febbo: Lolli difende l'indifendibile. Fondi destinati esclusivamente alle imprese

       

            (Regflash) L'Aquila, 30 ott - "Questa giunta ha approvato atti concreti per delineare prospettiva e far ripartire lo sviluppo: accusare questo Governo regionale di ritardi dopo appena circa 7 mesi di legislazione e dopo essere riusciti a far ripartire la macchina amministrativa ed arrivare allo sblocco dei fondi Restart, completamente fermi e ingolfati burocraticamente proprio dalle inadempienze della ex giunta regionale, crediamo che sia a dir proprio assurdo, grottesco e ridicolo". Ad affermarlo sono gli assessori regionali Mauro Febbo e Guido Quintino Liris che rispediscono al mittente le accuse rilasciate dall'ex assessore regionale Giovanni Lolli, specificano che "Lolli dovrebbe solo ringraziarci per aver portato a termine un avviso fermo non a causa nostra; in questi mesi, infatti, al fine di arrivare allo sblocco dei 10 milioni di euro destinati alle aziende del cratere sismico 2009, abbiamo cercato di attuare e portare a termine proprio il farraginoso iter burocratico creato dall'ex Giunta regionale attraverso due specifiche delibere (DGR 43 del 25 gennaio 2019 e DGR 128 del 7 febbraio: NDR)". Secondo i due assessori "è falso affermare che era tutto pronto: infatti è stata nostra premura parlare con i Confidi e Fira per arrivare a determinare tempi, procedure e modalità di attuazione per l'assegnazione certa dei fondi". "Benchè Lolli sostenga il contrario, lo stallo è stato trovato e risolto da questa giunta regionale che ben ne dica il buon Lolli: invitiamo pertanto l'ex vice presidente2 continuano Febbo e Liris, "a non difendere l'indifendibile visito che i fondi Restart non sono l'unico atto gestito male". "Nello specifico abbiamo

una parte consistente della programmazione legata allo sviluppo economico della regione nel programma di rimodulazione dei fondi del Par Fsc e 'Resto al Sud' che la Giunta regionale ha fatto ripartire e rimodulato dopo aver incontrato il Dipartimento delle Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri". "Anche qui abbiamo trovato uno stallo per i finanziamenti relativi ai Contratti di sviluppo e degli Accordi di innovazione per 7/9 milioni di euro". "Addirittura invece di approvare delibere vere e concrete per il cofinanziamento da parte della Regione del 3% abbiamo trovato delibazioni o lettere insignificanti cioè carta straccia"; in proposito i due assessori ricordano che si tratta di risorse che serviranno a cofinanziare progetti d'investimento per 220/250 milioni di euro con una ricaduta occupazionale di 1800/2200 posti di lavoro. "Infatti è stata premura di questo Governo regionale", sottolinea Febbo, "trovare le risorse e garantire alle aziende la vicinanza e affidabilità dell'ente e non chiacchiere e spot".

"Quindi" concludono, "i componenti della ex giunta ci dovrebbero solo ringraziare poiché, non solo la Regione mostra una certa continuità per una serie di investimenti proposti dalla grande e media impresa, ma, soprattutto, guadagna quella credibilità necessaria presso il mondo produttivo che è destinata a generare sviluppo ed infine si traccia finalmente una prospettiva di programmazione concreta nelle politiche di sviluppo". (Regflash) GIZZI/191030