Il rischio da fumo di tabacco negli ambienti di lavoro

L'esposizione passiva al fumo, derivante dalla combustione del tabacco, è un fattore di rischio cancerogeno accertato e si considera fattore di rischio lavorativo qualora sia presente nei luoghi di lavoro.
Da ciò deriva l'obbligo per datore di lavoro, dirigenti e preposti, di attuare tutti gli interventi preventivi previsti dalla normativa vigente: effettuazione della valutazione del rischio da fumo passivo quale agente cancerogeno, e adozione di misure generali di prevenzione primaria finalizzate all’eliminazione del rischio.
La promozione della salute rappresenta un modo concreto per affrontare il rischio per la salute da tabagismo in maniera efficace offrendo ai lavoratori informazione e consulenza sull'argomento al fine di proteggere i non fumatori dal fumo passivo, proporre la disassuefazione ai fumatori attivi ed evitare l'iniziazione al fumo dei non fumatori. Il luogo di lavoro rappresenta la sede ideale per favorire la disassuefazione dal fumo in quanto il maggior numero di fumatori è concentrato tra i soggetti attivi dal punto di vista professionale, i quali trascorrono la maggior parte della loro giornata in un ambiente di lavoro dove esplicano la loro abitudine al fumo.
Il controllo del fumo di tabacco da parte del datore di lavoro può limitarsi all'applicazione di un piano che preveda il solo rispetto della normativa oppure può essere uno strumento di promozione della salute che, come detto, si prefigge di aiutare i fumatori a smettere.
Il Servizio "Tutela della Salute e Sicurezza sul lavoro" nell'anno 2017 ha attuato azioni mirate a promuovere la disassuefazione dal tabagismo:
  • Valutazione dell'ambiente di lavoro rispetto al fumo di tabacco: al fine di aggiornare la valutazione del rischio rispetto al fumo di tabacco nell'ambiente di lavoro, durante i sopralluoghi, per ogni sede, è stata fatta una rilevazione dei dati ambientali/abitudinari riguardo al fumo attraverso l'utilizzo di una apposita check list.
  • Applicazione del "counseling breve" per la disassuefazione da fumo: durante le visite preventive e periodiche, il medico competente ha condotto un'azione informativa sulla nocività del fumo attivo e passivo e ha approcciato i fumatori utilizzando il "counseling breve" identificando i fumatori intenzionati a smettere e rafforzando le loro motivazioni, proponendo contatti anche al di fuori delle visite periodiche e chiedendo di essere tenuto al corrente delle iniziative eventualmente intraprese.
Inoltre, si è ritenuto, al fine di far pervenire ai lavoratori un'informazione capillare, sebbene non esaustiva, sull'argomento, di proporre, su questa pagina web alcuni consigli pratici per contrastare la dipendenza dal fumo di tabacco, informare sui vantaggi più significativi correlati alla cessazione dell'abitudine tabalgica riportando anche l'elenco dei Centri Territoriali Antifumo della Regione Abruzzo.