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Attività

Pari indipendenza economica per le donne e gli uomini; equilibrio tra attività professionale e vita familiare; promozione della partecipazione delle donne al processo decisionale e superamento degli stereotipi di genere nella società. Sono queste le prerogative attorno a cui si snoda l'attività delle Consigliere regionali di Parità.
L'impegno e gli obiettivi sono stati definiti in coerenza con gli ambiti d'intervento individuati dalla tabella di marcia per la parità tra uomini e donne 2006-2010 adottata dalla Commissione europea.
Si tratta di un compito a 360 gradi all'interno del quale appaiono prioritarie e irrinunciabili alcune questioni di fondo:
  • diffondere la cultura della differenza di genere;
  • integrare la dimensione di genere (mainstreaming di genere) in tutti i processi di valutazione economica e nel ripensamento dell'organizzazione dei tempi di vita e di lavoro;
  • trasferire la conoscenza degli stereotipi di genere e favorire l'autonomia nelle scelte formative e professionali delle giovani e dei giovani abruzzesi;
  • avviare il dialogo con le parti sociali per la diffusione di una cultura della conciliazione come strumento di benessere sociale e possibile leva dello sviluppo.
Tale impegno è stato aggiornato alla luce della strategia quinquennale adottata il 21 settembre 2010 dalla stessa Commissione europea che prevede le seguenti cinque priorità:
  • il mercato del lavoro e l'economia;
  • la parità salariale;
  • la parità nei posti di responsabilità;
  • la lotta contro la violenza di genere;
  • la promozione della parità all'esterno dell'UE.
In particolare la strategia intende tradurre i principi definiti nella Carta delle donne della Commissione europea in misure specifiche volte a promuovere la parità di genere nell'UE e a valorizzare il potenziale delle donne.
Le misure prevedono di aumentare il numero di donne nel mercato del lavoro ed il numero di donne con posti di responsabilità nel settore economico, di incoraggiare l'imprenditorialità femminile e il lavoro autonomo, di istituire una Giornata europea per la parità salariale, di collaborare con tutti gli Stati membri per combattere la violenza contro le donne e per eliminare le pratiche di mutilazione genitale femminile in Europa e nel mondo.