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Programmi settoriali e territoriali

Programmi di settore

I programmi di settore (agricoltura, ambiente, turismo, lavoro, formazione professionale, sanità, piano sociale, ecc.) hanno durata annuale o pluriennale, e, per quanto prevede la LR 85/97, dovrebbero essere coerenti con le indicazioni del PRS.
Essi possono avere natura strategica o operativa. In alcuni casi ed in specifici ambiti,, sono previsti dalla legislazione nazionale per l'utilizzo di fondi statali ed incardinati in programmi pluriennali di spesa ministeriali.
Nella legislazione regionale, la redazione dei i programmi di settore è a cura delle Direzioni o dalle strutture tecniche regionali competenti.

Di seguito si presentano sinteticamente i documenti che indirizzano la programmazione territoriale in Abruzzo.

Il Verbale di Intesa sottoscritto dal Presidente della Regione e dai Presidenti delle Province il 4 Giugno scorso che ha per oggetto le scelte fondamentali in materia di programmazione territoriale riporta in forma sintetica tutta la letteratura comunitaria e nazionale in materia.
Per quanto riguarda invece le scelte specifiche della Regione Abruzzo la lettura del Verbale va integrata innanzitutto con quella delle Linee Guida dei PAT approvati dalla Giunta Regionale con Delibera 578/08. Le Linee Guida in particolare stabiliscono che la definizione o l'aggiornamento del PAT costituisce una condizione per l'approvazione dei PIT finanziati dal FAS mentre, per facilitare un rapido avvio della spesa ,per l'approvazione dei PIT finanziati dal FESR è sufficiente che il Tavolo di Partenariato approvi e invii al Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici il PAT corrispettivo contenente solo una sintetica analisi territoriale dell'area omogenea, le strategie e gli strumenti del Piano, la descrizione delle modalità di coinvolgimento del partenariato (sezioni di cui alle lettere a, b, c, dell'art. 10 delle Linee Guida allegate ).
Molto utili alla definizione dei PAT sono stati i risultati e le riflessioni emersi nell'ambito di tre Seminari organizzati insieme al FORMEZ e, successivamente, il supporto fornito dal Centro di Competenza “Politiche e strumenti per lo sviluppo locale” nella predisposizione delle linee guida.
Il Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici ha il compito di valutare la completezza, la coerenza rispetto alle strategie e agli orientamenti dei Programmi regionali di riferimento nonché la conformità rispetto alle Linee Guida dei Piani di Azione Territoriale inviati.
La Delibera che approva le Linee Guida per i PAT contiene anche un crono programma delle attività.
I PIT del FESR sono stati regolati con apposita Delibera , la 528/08 che contiene le Linee Guida per la progettazione e lo schema di convenzione con le Province per l'attuazione. Per i PIT del FAS esiste solo una proposta tecnica. Allo stato, ad eccezione dell'ampia sezione ad essi dedicata all'interno del PSR, non risultano documenti specifici per quanto riguarda i Piani di Sviluppo Locale (FEASR). Per quanto riguarda il FSE esiste un interessante documento tecnico elaborato dal Ministero del Lavoro dal titolo "Considerazioni schematiche sugli elementi di distinzione tra l'appalto di servizi-concessione amministrativa-concessione di servizi pubblici. Progetti integrati e concetto di accessorietà" importante per la fase di attuazione.

I documenti che regolano la valutazione dei PIT FESR

Il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici , incaricato della valutazione dei PIT, ha provveduto a definire una nota metodologica
Per la scrittura della nota il Nucleo ha utilizzato come documento base quello, approvato dal Comitato di Sorveglianza, che riporta i criteri di selezione del POR FESR . Gli altri documenti utilizzati per la elaborazione della nota sono state parti significative del POR FESR (pagg.104-114) e le Linee Guida (Allegato 5).
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