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Premialità e obiettivi di servizio

La strategia di sviluppo per il 2007-2013 ha attribuito un ruolo centrale alla produzione e promozione di servizi collettivi. In considerazione di ciò e sulla base dell'esperienza del passato ciclo di programmazione che ha evidenziato una persistente difficoltà a offrire servizi in ambiti essenziali per la qualità della vita dei cittadini e per la convenienza a investire delle imprese, nell'QSN si è ritenuto opportuno affrontare e cercare di rimuovere questo limite fissando dei target vincolanti per un numero limitato di servizi al cui conseguimento è stato legato un meccanismo di incentivazione. Le regioni del Mezzogiorno, dove la difficoltà di offrire servizi ai cittadini negli ambiti selezionati assume caratteri più gravi, ed il Ministero dell'Istruzione, partecipano al meccanismo di incentivazione.
Gli obiettivi strategici per i quali sono stati individuati degli indicatori misurabili sono:
  • elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione;
  • aumentare i servizi di cura alla persona, alleggerendo i carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro;
  • tutelare e migliorare la qualità dell'ambiente, in relazione al servizio idrico integrato;
  • tutelare e migliorare la qualità dell'ambiente, in relazione al sistema di gestione dei rifiuti urbani.
Il processo di definizione degli obiettivi, degli indicatori di servizio e del meccanismo di incentivazione ad essi collegati è stato avviato all'inizio del 2006 attraverso un gruppo tecnico di lavoro che ha coinvolto gradualmente tutte le regioni del Mezzogiorno, il DPS, i Ministeri interessati per materia (Ministero dell'Ambiente per i due obiettivi acqua e rifiuti; Ministero della Salute per l'indicatore sull'assistenza domiciliare integrata; Ministeri della Solidarietà Sociale per gli indicatori su asili nido e assistenza domiciliare integrata e Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'indicatore sugli asili nido), il Dipartimento della Funzione Pubblica e l'Istat. Il gruppo, nel corso del primo semestre 2007, ha avviato un'intesa fase di confronto per la definizione dei valori target, che ha portato all'elaborazione condivisa del documento "Regole di attuazione del meccanismo di incentivazione legato agli obiettivi di servizio del QSN 2007-2013", che contiene, tra l'altro, delle proposte in merito alle regole per l'attuazione del meccanismo di incentivazione, alle modalità di assegnazione delle risorse premiali, al monitoraggio dei progressi ed alla verifica del raggiungimento dei target. Il meccanismo premiale prevede l'accantonamento di una somma pari a circa 3 miliardi di euro, a valere sulle risorse finanziarie destinate dal Fondo Aree Sottoutilizzate alla politica regionale unitaria per il settennio 2007-2013.
L'entità delle risorse per la Regione Abruzzo ammontano all'incirca a 139 milioni di euro. Le risorse premiali attribuite per il conseguimento degli obiettivi di servizio saranno vincolate alla programmazione del settore di competenza. Tali risorse saranno assegnate alle Amministrazioni solo al raggiungimento dei target degli obiettivi di servizio. Il meccanismo prevede due verifiche del miglioramento atteso, una intermedia, fissata alla fine del 2009 ed una finale al 2013. La scadenza intermedia attiva parte del premio finanziario, per una quota pari alla percentuale di distanza colmata tra il valore attuale e il target del 2013. Nel caso in cui non si sia verificato alcun miglioramento alla verifica intermedia le risorse premiali restano accantonate a favore dell'Amministrazione, che potrà riceverle interamente se raggiunge comunque la soglia prevista per il 2013. La verifica finale attiva la restante parte di premio finanziario. Al mancato raggiungimento di uno o più target di servizio corrisponde la non attribuzione della corrispondente quota di risorse. Tuttavia nel documento si prevede una clausola di flessibilità, ovvero qualora alla verifica finale del 2013 una regione non raggiunga il target ma abbia colmato almeno il 60% della distanza tra il valore di partenza (baseline) e il valore target, il meccanismo di verifica si considera soddisfatto e la regione ha diritto alle risorse premiali allocate per tale indicatore. La clausola di flessibilità è applicabile al massimo a quattro indicatori e non può valere per tutti gli indicatori di uno specifico ambito.
Qualora, nonostante la clausola di flessibilità, alcune regioni non raggiungono i target e conseguentemente non beneficiano del premio, le eventuali risorse non assegnate per il mancato raggiungimento dei target costituiscono disponibilità finanziarie che potranno essere in parte assegnate alle Amministrazioni con le migliori performance. Di conseguenza una Amministrazione può ottenere, alla scadenza finale del 2013, risorse finanziarie più elevate della propria quota accantonata a inizio periodo. Considerato che per alcuni indicatori è rilevante il ruolo degli Enti Locali (Comuni, Province, Autorità di Ambito Ottimali) nell'erogazione e qualità dei servizi resi e pertanto il loro diretto coinvolgimento, risulta condizione necessaria per il conseguimento dei target, nel documento si auspica che le regioni attivino un sistema formale di premialità nei confronti degli enti erogatori o responsabili del servizio. Gli esiti positivi di tali meccanismi premiali regionali saranno sostenuti con l'attribuzione di risorse fino a un massimo del 50% delle risorse premiali destinabili alla regione per ciascun indicatore coinvolto nel sistema premiale.
Per assicurare che ciascuna amministrazione abbia la possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati, Il QSN ha stabilito che ciascuna Regione e il Ministero della Pubblica Istruzione debba provvedere alla redazione ed adozione nelle forme previste dai vari ordinamenti, di un Piano d'azione che definisca le linee di attività, l'organizzazione e le regole che disciplinano e supportano, nel quadro della programmazione regionale unitaria, il processo di conseguimento degli Obiettivi. Lo scrivente Servizio, supportato da una task force esterna messa a disposizione dal DPS, ha svolto un'azione di direzione e coordinamento nelle attività di elaborazione e redazione del Piano d'Azione e nelle funzioni di collegamento e coordinamento con i competenti Uffici regionali e locali. Il piano di azione è stato formalmente approvato dalla Giunta Regionale con DGR 579 del 01 luglio 2008
La nostra regione è stata tra le prime regioni del Mezzogiorno ad approvare il citato Piano, che è stato pubblicato sul sito del MISE-DPS in data 25 settembre 2008 insieme ai piani di Basilicata e Sicilia. Nel documento “Regole di attuazione del meccanismo di incentivazione legato agli obiettivi di servizio del QSN 2007-2013”, inoltre, si è ritenuto opportuno prevedere un'attività di affiancamento dei Ministeri alle Regioni di sostegno per il raggiungimento dei target fissati. Le azioni di supporto alle regioni e le specifiche azioni di sistema dei Ministeri interessati formano un unico progetto a valere sulle risorse del FAS "Progetto assistenza tecnica per obiettivi di servizio". A tal fine, si stanno svolgendo con i Ministeri di riferimento apposite riunioni per condividere gli ambiti prioritari su cui avviare le azioni di sistema e di assistenza tecnica e definire le modalità operative e di coordinamento per la realizzazione delle attività in questa prima fase (2009-2010).
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