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La Programmazione Negoziata

La "Programmazione negoziata" è nata sull'esempio degli orientamenti comunitari che indicavano nell'indirizzo dal basso (cd. bottom up) e nella localizzazione geografica degli interventi, i rimedi alle disfunzioni delle politiche pubbliche per il risanamento strutturale degli squilibri territoriali.
Con l'affermazione del principio di sussidiarietà - vale a dire, portare avanti il processo in cui le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini - era necessario garantire il trasferimento delle decisioni a quelle amministrazioni e/o istituzioni capaci di assicurare agli investimenti una maggiore operatività.
Tale necessità è stata supportata da una nuova metodologia di intervento, definita Programmazione negoziata, con la individuazione di vari strumenti di negoziazione tra Enti e/o Amministrazioni locali che mirano alla gestione coordinata delle risorse finanziarie, al fine di conseguire lo sviluppo economico di un determinato territorio.
La legge 104/95 definisce per la prima volta in maniera formale il concetto di "Programmazione negoziata" elencando i suoi strumenti attuativi. Uno degli elementi di novità contenuto in questa legge è rappresentato dall'estensione ai soggetti privati della titolarità della partecipazione alla negoziazione, introducendo in questo modo il principio del partenariato sociale.
Tuttavia, lo scopo principale della "Programmazione negoziata" è stato definito ex novo dalla legge 662 /96, art. 2 commi 203 e ss., legge finanziaria per l'anno 1997 che indica come è quello "di regolare gli interventi che coinvolgono una molteplicità di soggetti pubblici e privati e che comportano attività decisionali complesse, nonché la gestione unitaria delle risorse finanziarie".
La stessa legge ha demandato al CIPE il compito di regolamentare i nuovi strumenti di attuazione della politica economica nazionale, delegandone anche l'approvazione, nonché la ripartizione delle risorse finanziarie pubbliche destinate allo sviluppo delle "aree depresse".
Il CIPE con la Deliberazione n. 29 del 21 marzo 1997 - Disciplina della programmazione negoziata ha assolto a tale compito.

Gli strumenti operativi della Programmazione negoziata

Gli strumenti operativi per la realizzazione di un progetto di programmazione negoziata, che mirano alla pianificazione e alla concertazione delle attività di promozione dei fattori di crescita di un contesto territoriale, sono definiti dalla Deliberazione CIPE n. 29/97.
A ciascuno strumento corrisponde un differente obiettivo di sviluppo ed un differente modello di attori funzionalmente ed istituzionalmente coinvolti.
Tali strumenti sono:
  • l'Intesa Istituzionale di Programma;
  • l'Accordo di Programma Quadro;
  • il Patto Territoriale;
  • il Contratto di Programma e il Contratto di Area.

Legislazione di riferimento

Deliberazione CIPE 29/1997

Disciplina della programmazione negoziata.

Legge 23 dicembre 1996, n. 662

Misure di razionalizzazione della finanza pubblica
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