Conferenza stampa Emergenza Covid 19

Coronavirus: Marsilio, "Restate a casa, la situazione è grave"

Il Presidente: "La curva dei contagi sale e salirà ancora" 

Appello ad abruzzesi nel mondo per medici e macchinari 

Pescara, 19 mar. "Faccio un appello doveroso ai cittadini abruzzesi a restare a casa. Più passano i giorni e più si comprende la gravità della situazione. Se qualcuno, fino a qualche giorno fa, poteva prendere ancora con leggerezza le misure che l'Istituto superiore di sanità, il Ministero della Salute, le autorità sanitarie mediche e scientifiche e la Protezione Civile, il governo nazionale e quelli regionali hanno progressivamente imposto ai cittadini, è arrivato il momento di seguirle senza esitazioni".

Lo ha dichiarato questa mattina, a Pescara, nella sede del Comune, il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, in apertura della conferenza stampa convocata per fare il punto della situazione sull'emergenza Coronavirus in Abruzzo. "La curva dei contagi - ha affermato Marsilio- nonostante i provvedimenti restrittivi adottati finora, purtroppo continua a crescere e crescerà ancora. Per questo, - ha continuato - è bene che la gente conosca la verità e che prenda con molta serietà le misure che sono state imposte e che si possono riassumere in un imperativo: uscite di casa solo per ragioni legate ad estrema necessità ed urgenza, sempre adottando le dovute precauzioni, a cominciare dal mantenimento della distanza di sicurezza". In caso contrario, Marsilio ha ammonito che "il rischio concreto non sarà solo quello di avere ulteriori conseguenze sanitarie ma, se non ci sarà un'inversione di rotta, le autorità nazionali e, a cascata, anche quelle regionali saranno costrette ad adottare misure ancora più restrittive della libertà personale". All'odierna conferenza stampa hanno partecipato anche gli assessori alla Salute, Nicoletta Veri, al Lavoro, Piero Fioretti, alle Attività produttive, Mauro Febbo, il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto D'Annuntiis oltre al referente sanitario regionale per le emergenze, Alberto Albani, primario del Pronto soccorso all'Ospedale di Pescara. 

L'invito del presidente Marsilio ai cittadini abruzzesi di limitare, il più possibile, gli spostamenti e le uscite dalla propria abitazione deriva anche dalla necessità di non aggravare ulteriormente l'emergenza economica ed occupazionale che sta mettendo a dura prova il tessuto produttivo del Paese e, inevitabilmente, dell'intero Abruzzo. "Tutti siamo pervasi dall'angoscia di quello che sarà il nostro futuro alla fine di questo lunghissimo stop - ha rivelato il presidente Marsilio -. Pertanto, vorrei affiancare agli appelli verbali la trasmissione di un messaggio che è stato sintetizzato in una campagna di sensibilizzazione ai cittadini sul Coronavirus, avviata in collaborazione con la Protezione Civile regionale. Campagna che è già partita sui nostri social raggiungendo, in un paio di settimane, una copertura di diverse centinaia di migliaia di utenti. Lo slogan individuato fa leva su un gioco di parole, EVITA comportamenti sbagliati, E' VITA adottare comportamenti virtuosi. Ora cercheremo di diffondere questa campagna anche sui media tradizionali ma, in questo momento di emergenza, abbiamo ritenuto necessario come Regione partire dai social per la maggiore facilità di diffusione e per l'immediatezza dello strumento". Marsilio ha poi ricordato la costituzione da parte della Giunta regionale dell'unità di crisi per l'emergenza presso la Protezione civile regionale. Struttura di cui fa parte anche l'unità di Crisi sanitaria coordinata proprio dal professor Alberto Albani. "Ormai - ha sottolineato Marsilio - non si ragiona più in termini territoriali o di ASL ma in termini di sistema sanitario regionale nella sua globalità e questo ci ha consentito anche di fornire risposte all'emergenza nazionale accogliendo nei nostri ospedali almeno sei pazienti dalla Lombardia e supplendo alla temporanea chiusura dell'ospedale di Termoli con la struttura ospedaliera di Vasto". A questo proposito, il presidente Marsilio ha anche colto l'occasione per "ringraziare tutto il personale medico e paramedico che sta combattendo in prima linea una battaglia difficile senza risparmiarsi mai e con turni massacranti. Un'attività che, oltretutto, li espone a rischi di contagio elevati come testimoniano le percentuali di positività al COVID-19 che sono di gran lunga superiori a quelle dei lavoratori di altri settori. Così come ringrazio tutti i lavoratori di quelle aziende che, svolgendo servizi essenziali, costringono i loro dipendenti ad uscire di casa per recarsi al lavoro e quindi ad assumere comunque il rischio di un contagio".
       Il presidente ha, inoltre, spiegato che "si sta facendo di tutto per acquisire quantitativi congrui di dispositivi di protezione individuale rivolgendoci non soltanto al mercato tradizionale come Consip o alla Protezione Civile che, in ogni caso, sta facendo anche l'impossibile per farci avere un po' alla volta materiali e dispositivi di sicurezza ma oggettivamente viviamo una situazione difficile". Ancora Marsilio. "Ci stiamo attrezzando anche per reperirli attraverso canali di mercato parallelo. Ringrazio anche il mondo della sanità privata che, senza battere ciglio, ha fornito tutti i propri ventilatori e le attrezzature mediche che sono state richieste. Intanto, a Pescara stanno per arrivare due ventilatori e due monitor necessari per allestire due postazioni in più di terapia intensiva e speriamo di poterne avere altri attraverso lo stesso canale. Questo nell'attesa che il governo possa incrementare la produzione nazionale o reperire attraverso il mercato estero i quantitativi che abbiamo richiesto ma che fatichiamo a ottenere. Marsilio ha confermato che a mancare oggi non sono tanto i posti letto quanto ventilatori, monitor ed il personale. "Abbiamo dovuto dire no ad una richiesta di inviare qualche medico in Lombardia - ha rivelato il Presidente - anche a seguito della situazione in cui l'Abruzzo si è trovato in questi anni con il commissariamento della sanità ed il èiano di rientro che hanno bloccato il turnover. Anzi, rivolgo un appello alla nostra forte comunità di abruzzesi nel mondo affinché ci segnali medici disposti a lavorare in Italia fin da ora ed anche per aiutarci a reperire materiali e macchinari che i governi nazionali tendono a requisire. Ci tengo a ringraziare, inoltre, anche il mondo industriale perché molti di questi dispositivi, così come le tute, sono stati donati da aziende dei settore metalmeccanico, chimico e farmaceutico". Il Presidente ha poi fatto sapere che, nella mattinata, è arrivato un TIR con 20mila mascherine FFP2, non semplici mascherine, che saranno distribuite a tutte le ASL ed a tutti i presidi sanitari della regione. "Va dato anche un riconoscimento alla capacità organizzativa dell'ARiC che è riuscita per tempo a concludere una procedura di gara di acquisizione di fornitura di guanti realizzando anche un risparmio non indifferente considerando che, ora, il prezzo di mercato è aumentato in misura esponenziale". (REGFLASH) DURA200319