Sanità, le precisazioni di Paolucci sull'indennità sospesa ai medici di continuità assistenziale

(REGFLASH) Pescara. 15 set. - "Non c'è nessuna volontà da parte della giunta regionale di penalizzare o non valorizzare la professionalità dei medici di continuità assistenziale. La decisione di sospendere l'erogazione dell'indennità oraria aggiuntiva e di procedere al recupero delle somme già corrisposte, è dettata dal rispetto della normativa e dell'accordo collettivo nazionale di lavoro".

Lo precisa l'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, puntualizzando alcuni aspetti della vicenda, su cui è già stato attivato un confronto con le organizzazioni sindacali e le Asl per dare risposta a quelle che sono le istanze della categoria.

"Mi corre, però. l’obbligo di fare chiarezza su una questione - spiega Paolucci - che da settimane viene strumentalizzata a fini politici ed elettoralistici, generando sia nei medici interessati, che nella popolazione falsi convincimenti. La scelta di bloccare la corresponsione dell'indennità è legata alla notifica, lo scorso 29 giugno, del decreto 4366 della Procura Regionale dei Corte dei Conti, nel quale, fra l'altro, si evidenziava un elevato pregiudizio alle pubbliche finanze derivante dalla pregressa e attuale erogazione in favore dei medici di continuità assistenziale del compenso aggiuntivo orario di 4 euro a titolo indennità per i rischi legati alla tipologia dell’incarico. Indennità prevista da un accordo integrativo approvato dall'allora giunta regionale nell'agosto 2006".

In seguito al decreto della magistratura contabile è stata attivata un'istruttoria da parte degli uffici regionali, da cui è emerso che quell'indennità non trovava previsione nell'Accordo Collettivo Nazionale che, nel definire il compenso orario da attribuire ai medici di continuità assistenziale, stabilisce un importo lordo onnicomprensivo per ogni ora di attività, senza alcuna previsione di ulteriori compensi. Di qui la presa di posizione di questa giunta regionale, volta a evitare il protrarsi di un potenziale pregiudizio per le finanze pubbliche.

"La giurisprudenza ormai consolidata - continua l'assessore - sia amministrativa che contabile, in tema di indebito retributivo configura in capo all’amministrazione un preciso diritto-dovere di ripetizione. Voglio anche precisare che il Tar Abruzzo, con ordinanza del 13 settembre scorso, quindi l'altro ieri, ha respinto la domanda cautelare di sospensione del provvedimento di giunta, avanzata da alcuni medici di continuità assistenziale, in quanto ha ritenuto la richiesta non fondata".  

Per Paolucci, a oggi, non c'è alcun rischio in termini di mancata assistenza alla popolazione, dato che tutte le sedi di guardia medica attualmente presenti sul territorio regionale restano attive e il relativo servizio viene erogato con regolarità".

L'assessore replica anche al gruppo consiliare del M5S, che questa mattina ha annunciato di voler presentare in Consiglio regionale un provvedimento amministrativo che ripristini l’erogazione dell’indennità. "Il consigliere Pettinari e gli altri che vorranno sottoscriverlo sono liberissimi di farlo e di votarlo - rimarca Paolucci - ma sappiano che nel caso dovesse essere approvato dall'Aula, se ne assumeranno la relativa responsabilità amministrativa e contabile. Davanti a istruttorie evidenti, la strumentalizzazione tanto palese di un tema così delicato, a mio avviso configura una vera e propria scorrettezza politica non solo nei confronti dei medici, ma di tutti i cittadini". (REGFLASH) FRAFLA 170915