La Carta Ittica Regionale (CIR) è lo strumento di cui all’art. 7 della LR 28/2017 che interessa la Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne. La Regione disciplina l'esercizio della pesca nelle acque interne, nel rispetto dei principi e delle disposizioni stabilite dalle norme nazionali ed europee in materia di tutela della fauna ittica, di conservazione degli ecosistemi e della biodiversità degli ambienti acquatici. Il piano è quindi lo strumento necessario per:  conseguire una razionale pianificazione della gestione dei popolamenti ittici;  perseguire gli obiettivi di tutela e conservazione della fauna ittica;  tutelare l’equilibrio ambientale e gli habitat presenti, oltre a prevederne la riqualificazione;  disciplinare l’attività alieutica per ottenere un prelievo sostenibile. La predisposizione della CIR avviene a norma dei seguenti orientamenti:  stabilire gli indirizzi programmatici e le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi di ordine conservazionistico e alieutico della Zona A (Zona Salmonicola) e della Zona B (Zona Ciprinicola) del territorio regionale.  fornire le indicazioni gestionali per la conservazione dei popolamenti ittiofaunistici autoctoni cercando al contempo di soddisfare le esigenze provenienti dal mondo della pesca, grazie alle informazioni raccolte tramite i monitoraggi e l’interazione con le Associazioni dei pescatori.  contenere le indicazioni sui quantitativi massimi delle specie da immettere nelle acque regionali, sui campi gara per lo svolgimento delle manifestazioni agonistiche, sulle zone di riposo biologico, individuare zone no kill e zone trofeo.  individuare all'interno del territorio regionale i corpi idrici dove è possibile praticare la pesca professionale e definire le modalità per la protezione e la salvaguardia degli ecosistemi acquatici di interesse regionale.