L’aggiornamento e revisione del PEAR prevede di elaborare un’attenta strategia energetica ambientale che permetta di centrare sia i target energetici e di sostenibilità ambientale fissati dalle nuove strategie energetiche comunitaria e nazionale (SEN 2017 e nuovo PNIEC) sia gli obiettivi di sostenibilità economica e sociale necessari per il territorio regionale. In particolare, la nuova Strategia Energetica della Regione Molise- PEAR 2030 dovrà tenere conto di due vincoli fondamentali strettamente interconnessi tra loro: -il rispetto degli obblighi del D.M. Burden Sharing al 2020-2030; -il raggiungimento degli obiettivi del PEAR 2030 da fissare nell’ottica di quanto stabilito dai nuovi target al 2030, più ambiziosi rispetto a quelli al 2020, previsti dalla nuova politica energetica Comunitaria con il nuovo Quadro per le politiche dell'Energia e del Clima e dalla strategia energetica nazionale (SEN 2017 e nuovo PNIEC). Il Piano Energetico Ambientale Regionale prevede l’analisi della situazione energetica attuale funzionale al rafforzamento della strategia individuata dal precedente Piano approvato con DCR 133/2017 nell’ottica del perseguimento dei nuovi obiettivi regionali al 2030. Le strategie previste dal Piano Energetico ambientale regionale adeguato agli obiettivi regionali “burden sharing” al 2030 mirano a rafforzare la strategia energetica approvata dal PEAR 2017. Le linee strategiche delineate dal PEAR fondate sulla generazione distribuita di energia da fonte rinnovabile, sul risparmio energetico e sull’efficienza energetica nel settore industriale, edilizio e terziario, sono certamente ancora valide, ma ne vanno individuati i punti deboli e riadattati gli strumenti in considerazione dei nuovi obiettivi “burden sharing” e dell’evoluzione economica e tecnologica. L’aggiornamento e revisione del PEAR si svilupperà nei termini che seguono: A) generare una successiva e più adeguata riedizione del Piano, con riferimento ai temi della decarbonizzazione, dell’economia circolare e di scenari di evoluzione del mix energetico, coerentemente agli indirizzi regionali, nazionali e europei; B) ricomprendere azioni e misure, anche attraverso Norme Tecniche di Attuazione degli indirizzi, che saranno formulate di intesa tra le varie strutture concorrenti alla definizione dei contenuti, in base alle rispettive competenze, sin dalle fasi preliminari della redazione del documento di piano; C) includere nel Rapporto Ambientale scenari di effetti ambientali dovuti alla attuazione delle azioni, aggiornamenti di contesto e Studio di Incidenza Ambientale. Il PEAR non è solo un atto amministrativo, ma una “piattaforma” in cui visioni politiche, competenze tecniche, stakeholder e società civile concorrono in un processo decisionale che porti a decisioni strategiche per lo sviluppo della Regione. Coerentemente con l’approccio moderno alla pianificazione, il PEAR deve affrontare con un livello di dettaglio crescente le problematiche, partendo dalla definizione della “visione” che la Regione desidera perseguire, passando alla definizione degli obiettivi generali per poi dettagliare gli obiettivi specifici e ambiti di azione. Gli obiettivi generali, definiti dalla Regione, definiscono le direzioni rispetto alle quali la Regione intende muoversi per perseguire la proposta di visione. Gli obiettivi generali, uniti ai requisiti/contenuti minimi, definiscono le linee guida rispetto alle quali il PEAR si dovrà muovere. Gli obiettivi del PEAR si dovranno conformare agli indirizzi, e dovranno essere coerenti con i diversi piani e livelli programmatori della Regione, quali il Programma di Sviluppo Regionale, il Piano Paesaggistico, il Piano Regionale dei Trasporti, Il Piano Tutela Acque.